Parodontologia non chirurgica

Cos’è la parodontologia non chirurgica?

Il piano terapeutico parodontale prevede la messa in atto di una serie di passaggi fondamentali: ad una prima fase di igiene professionale e di istruzione all’igiene orale domiciliare segue la terapia propriamente detta di strumentazione radicolare.

Un tempo risultava essere esclusivamente preparatoria al trattamento chirurgico, in una chiave di lettura più aggiornata, basandosi su alcuni criteri diagnostici, è stato possibile eseguirla in modo primariamente non chirurgico e mini invasivo.

La terza fase consiste in una rivalutazione del trattamento svolto a distanza di 6 – 8 settimane, tempo fisiologico di guarigione dei tessuti, per valutare i progressi e l’efficacia della terapia ed eventualmente reintervenire o indirizzare il paziente verso l’ultima fase di mantenimento.

1. Igiene professionale e istruzioni

Nella prima seduta si svolge la detartrasi sopragengivale e le istruzioni di igiene orale che devono riguardare le metodiche appropriate di rimozione meccanica della placca batterica del cavo orale, utilizzo di spazzolino manuale o elettrico e strumenti per la pulizia delle superfici interdentali. Il controllo meccanico della placca sopragengivale può essere affiancato da un controllo chimico, tenendo però in considerazione il fatto che, a lungo termine, gli agenti chimici antiplacca mostrano una riduzione dei benefici e la comparsa di effetti indesiderati.

2. Levigature radicolari

Terapia causale vera e propria basata su un attento esame clinico e diagnostico, dove si individua mediante radiografie e sondaggio parodontale la severità della patologia; di conseguenza l’intervento che viene messo in atto prevede la rimozione sottogengivale di placca e tartaro.

3. Rivalutazione

Al momento della rivalutazione si esegue un sondaggio parodontale e si prendono in considerazione i seguenti parametri:

• Grado di risoluzione dell’infiammazione gengivale: si valuta il sanguinamento
• Grado di riduzione della profondità di tasca: maggiore è la profondità di tasca maggiore è il risultato
• Grado di riduzione della mobilità dentale: eliminando il tessuto di granulazione la mobilità va incontro a regressione
• Miglioramento dell’igiene domiciliare: l’indice di placca inferiore al 20%

4. Mantenimento e terapia di supporto

La terapia di mantenimento è un sistema di richiami a cui il paziente trattato viene sottoposto allo scopo di verificare la corretta esecuzione delle manovre di igiene orale e lo stato di salute parodontale; in questa fase si eseguono sedute di igiene professionale per garantire i risultati ottenuti con la terapia causale, mantenendo sotto controllo il rischio di reinfezione e recidiva. L’adesione del paziente a questa fase rappresenta spesso la garanzia più importante per mantenere nel tempo i risultati ottenuti con le terapie.