Le apnee notturne rappresentano un disturbo del sonno molto più comune di quanto si pensi, ma spesso sottovalutato. Si tratta di una condizione in cui la respirazione si interrompe ripetutamente durante il sonno, causando microrisvegli continui che compromettono la qualità del riposo e, a lungo andare, la salute generale.
Anche se la diagnosi definitiva spetta a un medico specialista del sonno, il dentista può avere un ruolo fondamentale nell’individuare i segnali precoci e nel contribuire al trattamento del disturbo.
Il termine “apnee notturne” si riferisce a pause respiratorie involontarie che si verificano durante il sonno. Ogni episodio può durare da pochi secondi fino a oltre un minuto, e può ripetersi decine o centinaia di volte in una sola notte. Queste interruzioni impediscono al corpo di ottenere un’adeguata ossigenazione, influenzando negativamente la qualità del sonno e il benessere generale.
Esistono tre forme principali di apnea notturna:
Molte persone non si accorgono di soffrire di apnee notturne finché non è il partner a segnalare russamenti intensi o pause respiratorie. Tuttavia, ci sono diversi sintomi da non sottovalutare:
Questi segnali possono sembrare banali, ma rappresentano spesso il campanello d’allarme di un disturbo del sonno che merita attenzione medica.
Ignorare le apnee notturne può avere conseguenze gravi. A lungo termine, la mancanza di ossigeno durante il sonno può provocare:
Oltre agli effetti sulla salute, l’apnea notturna incide anche sulla qualità della vita. La sonnolenza diurna può compromettere la concentrazione, ridurre la produttività e aumentare il rischio di incidenti stradali o sul lavoro.
Molti non sanno che il dentista può essere il primo professionista a sospettare la presenza di un disturbo respiratorio del sonno. Durante le visite periodiche, infatti, il dentista ha la possibilità di osservare alcuni segni fisici che possono indicare la presenza di apnee notturne.
Durante un controllo odontoiatrico, il dentista può notare diversi indicatori:
Quando il dentista rileva questi segnali, può indirizzare il paziente verso un centro del sonno o uno specialista in otorinolaringoiatria o pneumologia per una diagnosi approfondita, che spesso include la polisonnografia, un esame che monitora il sonno durante la notte.
Oltre a riconoscere i sintomi, il dentista può anche partecipare attivamente al trattamento delle apnee notturne lievi o moderate attraverso l’utilizzo di dispositivi intraorali.
Questi dispositivi, chiamati MAD (Mandibular Advancement Devices) o apparecchi di avanzamento mandibolare, sono simili a un bite e hanno la funzione di mantenere la mandibola e la lingua in posizione avanzata durante il sonno. In questo modo, le vie aeree restano aperte, riducendo il collasso dei tessuti molli che causa le apnee.
I vantaggi principali di questi apparecchi sono:
Naturalmente, il dispositivo deve essere realizzato su misura dopo una valutazione approfondita del dentista, che verifica la struttura cranio-facciale, la salute dentale e l’articolazione temporo-mandibolare.
La CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) è il trattamento standard per le apnee gravi: si tratta di una macchina che invia aria a pressione costante attraverso una maschera nasale o facciale, impedendo la chiusura delle vie respiratorie.
Gli apparecchi orali, invece, sono indicati per:
In alcuni casi, i due trattamenti possono essere combinati per ottenere il massimo beneficio.
Il trattamento delle apnee notturne richiede un approccio multidisciplinare. Il dentista collabora con altri specialisti per garantire una diagnosi accurata e un piano terapeutico personalizzato.
Questa sinergia tra professionisti permette di affrontare le apnee notturne non solo come un disturbo respiratorio, ma come una condizione complessa che coinvolge l’intero organismo.
Le apnee notturne non riguardano solo gli adulti. Anche i bambini possono soffrirne, spesso a causa di un palato stretto, ipertrofia delle tonsille o abitudini scorrette come la respirazione orale.
Il dentista pediatrico, attraverso l’osservazione della crescita cranio-facciale e delle abitudini orali, può segnalare tempestivamente il problema e collaborare con ortodontisti e specialisti per correggere le cause anatomiche. Un trattamento precoce può prevenire complicazioni come deficit di attenzione, iperattività o ritardi nello sviluppo.
Sebbene il ruolo del dentista sia importante, esistono anche buone abitudini che possono contribuire a ridurre la frequenza e la gravità delle apnee notturne:
Il dentista, durante le visite periodiche, può ricordare e rinforzare queste abitudini, educando il paziente a prendersi cura non solo della bocca, ma anche della respirazione e del sonno.
Se soffri di russamento cronico, stanchezza diurna inspiegabile o frequenti risvegli notturni, è importante parlarne con il tuo dentista di fiducia. Anche un semplice controllo dal dentista può infatti fornire indizi utili per un eventuale approfondimento specialistico.
Una diagnosi precoce può fare la differenza, evitando complicazioni e migliorando la qualità della vita. Le apnee notturne, infatti, non vanno mai ignorate: sono una condizione medica che, se trattata, può restituirti un sonno sereno e un benessere duraturo.
STUDIO PIRAMIDEVia Ostiense, 2/4/6 – 00154 Roma
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