Apnee notturne: il ruolo del dentista nella diagnosi

Gnatologia / 24-10-2025

Le apnee notturne rappresentano un disturbo del sonno molto più comune di quanto si pensi, ma spesso sottovalutato. Si tratta di una condizione in cui la respirazione si interrompe ripetutamente durante il sonno, causando microrisvegli continui che compromettono la qualità del riposo e, a lungo andare, la salute generale.

Anche se la diagnosi definitiva spetta a un medico specialista del sonno, il dentista può avere un ruolo fondamentale nell’individuare i segnali precoci e nel contribuire al trattamento del disturbo.

Cos’è l’apnea notturna e come si manifesta

Il termine “apnee notturne” si riferisce a pause respiratorie involontarie che si verificano durante il sonno. Ogni episodio può durare da pochi secondi fino a oltre un minuto, e può ripetersi decine o centinaia di volte in una sola notte. Queste interruzioni impediscono al corpo di ottenere un’adeguata ossigenazione, influenzando negativamente la qualità del sonno e il benessere generale.

Esistono tre forme principali di apnea notturna:

  • Apnea ostruttiva del sonno (OSA): è la più comune e si verifica quando le vie aeree superiori si ostruiscono parzialmente o completamente, spesso a causa del rilassamento dei muscoli della gola.
  • Apnea centrale del sonno: dovuta a un mancato segnale del cervello ai muscoli respiratori.
  • Apnea mista: una combinazione delle due precedenti.

I sintomi più frequenti

Molte persone non si accorgono di soffrire di apnee notturne finché non è il partner a segnalare russamenti intensi o pause respiratorie. Tuttavia, ci sono diversi sintomi da non sottovalutare:

  • Russamento forte e persistente
  • Sensazione di soffocamento o respiro corto durante la notte
  • Sonnolenza diurna e difficoltà di concentrazione
  • Cefalea mattutina
  • Irritabilità, sbalzi d’umore o depressione
  • Secchezza delle fauci o gola irritata al risveglio

Questi segnali possono sembrare banali, ma rappresentano spesso il campanello d’allarme di un disturbo del sonno che merita attenzione medica.

Perché è importante riconoscere le apnee notturne

Ignorare le apnee notturne può avere conseguenze gravi. A lungo termine, la mancanza di ossigeno durante il sonno può provocare:

  • Ipertensione arteriosa
  • Aritmie e problemi cardiaci
  • Rischio aumentato di ictus
  • Diabete di tipo 2
  • Disturbi cognitivi e perdita di memoria

Oltre agli effetti sulla salute, l’apnea notturna incide anche sulla qualità della vita. La sonnolenza diurna può compromettere la concentrazione, ridurre la produttività e aumentare il rischio di incidenti stradali o sul lavoro.

Il ruolo del dentista nella diagnosi delle apnee notturne

Molti non sanno che il dentista può essere il primo professionista a sospettare la presenza di un disturbo respiratorio del sonno. Durante le visite periodiche, infatti, il dentista ha la possibilità di osservare alcuni segni fisici che possono indicare la presenza di apnee notturne.

Segnali che il dentista può individuare

Durante un controllo odontoiatrico, il dentista può notare diversi indicatori:

  • Usura dei denti (bruxismo): chi soffre di apnee notturne tende spesso a digrignare i denti nel tentativo inconscio di mantenere aperte le vie respiratorie.
  • Palato stretto o mascella retrusa: anomalie della struttura cranio-facciale possono ridurre lo spazio per il passaggio dell’aria.
  • Macroglossia (lingua di grandi dimensioni) o tonsille ipertrofiche.
  • Segni di respirazione orale cronica: come secchezza o infiammazione gengivale.

Quando il dentista rileva questi segnali, può indirizzare il paziente verso un centro del sonno o uno specialista in otorinolaringoiatria o pneumologia per una diagnosi approfondita, che spesso include la polisonnografia, un esame che monitora il sonno durante la notte.

Come il dentista può contribuire al trattamento delle apnee notturne

Oltre a riconoscere i sintomi, il dentista può anche partecipare attivamente al trattamento delle apnee notturne lievi o moderate attraverso l’utilizzo di dispositivi intraorali.

Gli apparecchi orali contro le apnee notturne

Questi dispositivi, chiamati MAD (Mandibular Advancement Devices) o apparecchi di avanzamento mandibolare, sono simili a un bite e hanno la funzione di mantenere la mandibola e la lingua in posizione avanzata durante il sonno. In questo modo, le vie aeree restano aperte, riducendo il collasso dei tessuti molli che causa le apnee.

I vantaggi principali di questi apparecchi sono:

  • Comfort e facilità d’uso
  • Terapia non invasiva e reversibile
  • Miglioramento del russamento e della qualità del sonno
  • Compatibilità con la terapia CPAP in alcuni casi moderati

Naturalmente, il dispositivo deve essere realizzato su misura dopo una valutazione approfondita del dentista, che verifica la struttura cranio-facciale, la salute dentale e l’articolazione temporo-mandibolare.

Differenza tra CPAP e apparecchio orale

La CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) è il trattamento standard per le apnee gravi: si tratta di una macchina che invia aria a pressione costante attraverso una maschera nasale o facciale, impedendo la chiusura delle vie respiratorie.

Gli apparecchi orali, invece, sono indicati per:

  • Apnee lievi o moderate
  • Pazienti che non tollerano la CPAP
  • Casi di russamento primario senza apnea documentata

In alcuni casi, i due trattamenti possono essere combinati per ottenere il massimo beneficio.

L’approccio multidisciplinare: dentista e medico del sonno

Il trattamento delle apnee notturne richiede un approccio multidisciplinare. Il dentista collabora con altri specialisti per garantire una diagnosi accurata e un piano terapeutico personalizzato.

  • Otorinolaringoiatra: valuta eventuali ostruzioni anatomiche delle vie respiratorie superiori.
  • Pneumologo: analizza i dati della polisonnografia e prescrive la terapia CPAP se necessaria.
  • Neurologo o specialista del sonno: monitora la qualità del sonno e l’efficacia del trattamento.
  • Dentista: realizza e adatta il dispositivo orale, controllando l’evoluzione clinica del paziente.

Questa sinergia tra professionisti permette di affrontare le apnee notturne non solo come un disturbo respiratorio, ma come una condizione complessa che coinvolge l’intero organismo.

Apnee notturne nei bambini: anche il dentista può accorgersene

Le apnee notturne non riguardano solo gli adulti. Anche i bambini possono soffrirne, spesso a causa di un palato stretto, ipertrofia delle tonsille o abitudini scorrette come la respirazione orale.

Il dentista pediatrico, attraverso l’osservazione della crescita cranio-facciale e delle abitudini orali, può segnalare tempestivamente il problema e collaborare con ortodontisti e specialisti per correggere le cause anatomiche. Un trattamento precoce può prevenire complicazioni come deficit di attenzione, iperattività o ritardi nello sviluppo.

Come prevenire e gestire le apnee notturne

Sebbene il ruolo del dentista sia importante, esistono anche buone abitudini che possono contribuire a ridurre la frequenza e la gravità delle apnee notturne:

  • Mantenere un peso corporeo sano: il sovrappeso aumenta il rischio di ostruzione delle vie aeree.
  • Evitare alcol e sedativi prima di dormire: rilassano eccessivamente i muscoli della gola.
  • Dormire su un fianco: aiuta a mantenere le vie aeree aperte.
  • Smettere di fumare: il fumo irrita le vie respiratorie e peggiora l’infiammazione.
  • Mantenere un’igiene del sonno regolare, con orari costanti e ambiente silenzioso.

Il dentista, durante le visite periodiche, può ricordare e rinforzare queste abitudini, educando il paziente a prendersi cura non solo della bocca, ma anche della respirazione e del sonno.

Quando rivolgersi al dentista o allo specialista

Se soffri di russamento cronico, stanchezza diurna inspiegabile o frequenti risvegli notturni, è importante parlarne con il tuo dentista di fiducia. Anche un semplice controllo dal dentista può infatti fornire indizi utili per un eventuale approfondimento specialistico.

Una diagnosi precoce può fare la differenza, evitando complicazioni e migliorando la qualità della vita. Le apnee notturne, infatti, non vanno mai ignorate: sono una condizione medica che, se trattata, può restituirti un sonno sereno e un benessere duraturo.

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