Afte e lesioni della bocca: differenze e cure

Gnatologia / 12-05-2025

Quando avvertiamo bruciore, fastidio o dolore all’interno della bocca, spesso tendiamo a pensare immediatamente alle afte. Ma non tutte le lesioni orali sono afte: possono esserci infatti differenze importanti, sia nelle cause che nei rimedi. In questo articolo vedremo che cos’è un’afta alla bocca, perché si presenta di frequente in alcuni soggetti, come riconoscerla rispetto ad altre lesioni del cavo orale (come una lesione da morso in bocca o una bolla in bocca che non è afta) e quando è il caso di preoccuparsi.

Che cos’è un’afta alla bocca

L’afta è una piccola ulcera dolorosa che compare nella mucosa della bocca. Può presentarsi singolarmente o in gruppi ed è facilmente riconoscibile per il suo aspetto: una piccola erosione di forma tondeggiante, di colore biancastro o giallastro, circondata da un alone rossastro.

Le afte si sviluppano solitamente all’interno delle guance, sulle gengive, sotto la lingua o nella parte interna delle labbra.

Sono lesioni benigne e non contagiose, ma possono essere molto fastidiose, soprattutto durante la masticazione, la deglutizione o mentre si parla.

Afte in bocca: cause

Le cause delle afte non sono sempre chiare, ma esistono diversi fattori che possono favorirne la comparsa. Tra questi:

  • Stress e affaticamento: un calo delle difese immunitarie può rendere la mucosa orale più vulnerabile.
  • Carenze nutrizionali: in particolare di ferro, vitamina B12 e acido folico.
  • Microtraumi locali: morsi accidentali, uso di apparecchi ortodontici, spazzolamento aggressivo o protesi mal posizionate.
  • Allergie alimentari o sensibilità a determinati cibi: come agrumi, cioccolato, cibi speziati o frutta secca.
  • Alterazioni ormonali: come quelle legate al ciclo mestruale.
  • Predisposizione genetica: le afte possono essere più frequenti in alcuni membri della stessa famiglia.
  • Malattie sistemiche: come il morbo di Crohn, la celiachia o la sindrome di Behçet.

Perché mi vengono sempre le afte in bocca?

Se ti capita spesso di avere afte in bocca, è possibile che tu sia un soggetto predisposto. Tuttavia, la ricorrenza frequente di afte può anche essere il segnale di un problema sottostante.

In caso di afte ricorrenti, è consigliabile rivolgersi al medico per un approfondimento: potrebbero essere necessari esami del sangue per valutare eventuali carenze vitaminiche, condizioni autoimmuni o infiammazioni croniche dell’apparato digerente.

Non va sottovalutato nemmeno l’impatto dello stress: molte persone riferiscono un peggioramento durante periodi di particolare tensione o stanchezza mentale.

Afte in bocca: rimedi

Le afte guariscono in genere da sole nell’arco di 7-10 giorni, ma il fastidio può essere alleviato con alcuni accorgimenti:

  • Collutori antisettici o lenitivi, che disinfettano la zona e favoriscono la cicatrizzazione.
  • Gel o spray a base di acido ialuronico o aloe vera, che proteggono la mucosa e ne favoriscono la rigenerazione.
  • Prodotti anestetici locali, come quelli contenenti lidocaina, per ridurre temporaneamente il dolore.
  • Integratori di vitamine, se si sospetta una carenza nutrizionale.

È importante evitare alimenti acidi, piccanti o troppo caldi, che possono irritare ulteriormente la zona colpita. Anche una corretta igiene orale, senza spazzolare in modo aggressivo, aiuta a prevenire nuove lesioni.

Afta: quando preoccuparsi

Sebbene nella maggior parte dei casi le afte siano innocue, esistono situazioni in cui è bene approfondire con uno specialista:

  • Se le afte sono molto grandi o numerose.
  • Se non guariscono entro due settimane.
  • Se si manifestano con febbre, linfonodi ingrossati o affaticamento persistente.
  • Se compaiono in associazione a lesioni in altre parti del corpo (genitali, occhi, pelle).

In questi casi, può essere necessario escludere la presenza di patologie sistemiche o infiammatorie.

Afte e lesioni della bocca: differenze

Non tutte le lesioni che si presentano in bocca sono afte. È importante distinguere le afte da altri disturbi, per adottare il trattamento più adatto.

Una lesione da morso in bocca, ad esempio, è una ferita provocata accidentalmente dai denti, magari mentre si mastica. Può sembrare simile a un’afta, ma spesso è più irregolare nei bordi e si accompagna a un gonfiore locale. Le lesioni guancia interna sono molto comuni e possono derivare anche da bruxismo (digrignamento notturno), protesi mobili o apparecchi ortodontici.

Un altro caso frequente è la bolla in bocca non afta. A volte si tratta di cisti mucose (mucocele), piccoli accumuli di liquido che si formano in seguito a un trauma o a un blocco delle ghiandole salivari. Queste bolle sono di consistenza più morbida rispetto all’afta e spesso non sono dolorose.

Altre possibili lesioni includono:

  • Ipercheratosi da sfregamento, una risposta della mucosa orale a un’irritazione cronica.
  • Papule da frizione (chiamate anche morsicatio buccarum), tipiche nei soggetti che mordono frequentemente la guancia interna.
  • Eritroplachie o leucoplachie, che richiedono valutazioni approfondite perché potenzialmente precancerose.

La diagnosi differenziale può essere complessa: se una lesione non migliora dopo 10-15 giorni o si presenta in modo atipico, è importante sottoporsi a una visita dal dentista.

Lesioni del cavo orale: quali sono i rischi

La maggior parte delle lesioni del cavo orale è benigna e transitoria, ma non va mai sottovalutata. Le mucose della bocca sono particolarmente sensibili e qualsiasi cambiamento – soprattutto se persistente o ricorrente – merita attenzione.

In alcuni casi, infatti, una lesione orale può essere la spia di un problema più serio:

  • Infezioni virali o batteriche, come l’herpes o la sifilide.
  • Condizioni autoimmuni, come il lichen planus orale o il lupus eritematoso.
  • Malattie sistemiche, come la celiachia o l’HIV.
  • Tumori del cavo orale, più comuni nei fumatori e nei consumatori abituali di alcol.

Per ridurre il rischio, è importante mantenere una buona igiene orale, evitare il fumo, moderare l’assunzione di alcol e sottoporsi regolarmente a controlli dentistici.

Gnatologia

Hai difficoltà nell’apertura e chiusura della bocca, soffri di bruxismo, ti si blocca la mandibola o hai problemi di masticazione? Da noi trovi uno specialista gnatologo che può aiutarti. La gnatologia è un settore della medicina odontoiatrica che si occupa della fisiologia e fisiopatologia del complesso cranio-cervico-mandibolare, nonché della clinica ad esso relativa (prevenzione, diagnosi, trattamento, riabilitazione). Richiedi un consulto negli studi dentistici Wedental Care.

vedi servizio

Igiene orale

Sai perché è importante un corretto ciclo di ablazione del tartaro, meglio conosciuta come pulizia dei denti? Una delle condizioni indispensabili per prevenire l’insorgere di patologie del cavo orale, a diversi livelli (dalle semplici carie, ai più complessi problemi parodontali), è quella di mantenere una corretta igiene orale. Lasciati consigliare dagli specialisti di Wedental Care!

vedi servizio

contatti e orari

STUDIO PIRAMIDEVia Ostiense, 2/4/6 – 00154 Roma
(50 m dalla Metro B, fermata Piramide) Orario StudioLunedì - Venerdì :10:00 - 20:00
Sabato: 10:00 - 18:00 Orario Call CenterLunedì – Venerdì: 9:00 -18.00

vedi mappa

STUDIO PRATIViale degli Ammiragli, 5/7/9 – 00136 Roma
(200 m dalla Metro A, Cipro e Valle Aurelia) Orario StudioLunedì - Venerdì :10:00 - 20:00
Sabato: 10:00 - 18:00 Orario Call CenterLunedì – Venerdì: 9:00 -18.00

vedi mappa

fissa un appuntamento

    UN CORDIALE BENVENUTO
    DA WEDENTAL CARE

    In questo orario i nostri studi sono chiusi. Lascia qui il tuo contatto e ti richiameremo domani.

    La tua richiesta è stata registrata